QUando scegliere un inverter monofase o uno trifase. Contatori e contabilizzazione
Inverter monofase o trifase
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- Categoria: Concetti Chiave
Negli impianti fotovoltaici la potenza installata e il contratto del cliente determina se è necessario un impianto con inverter monofase o trifase. La connessione avviene in bassa tensione (BT) monofase per potenze nominali d’impianto inferiori a 6 kW, in BT trifase fino a una potenza di 50-100 kW, per potenze superiori a 100 kW gli impianti vengono generalmente allacciati in media tensione (MT) attraverso l’interposizione di un trasformatore.
I soggetti responsabili degli impianti di potenza nominale non superiore a 20 kW ed i soggetti responsabili degli impianti, entrati in esercizio in data successiva al 31 dicembre 2007, di potenza nominale superiore a 20 kW e non superiore a 200 kW, possono avvalersi del servizio di Scambio sul Posto stipulando una convenzione con il GSE.
Per tutti gli impianti, il soggetto responsabile può cedere, parzialmente o totalmente, l’energia prodotta attraverso la vendita diretta in borsa o ad un grossista, o ad attraverso il ritiro dedicato garantito dal GSE.
Per poter contabilizzare l’energia prodotta dall’impianto sono installati due contatori (M1 e M2). Generalmente M1 è un contatore bidirezionale che misura l’energia assorbita dalle utenze e l’energia che dall’impianto fotovoltaico fluisce verso la rete, M2 contabilizza la totale energia fotovoltaica prodotta che viene incentivata dal GSE.